Mi sono abituata alla sua presenza, anzi no: sono ossessionata dalla sua presenza. Anzi no: sono ossessionata dalla sua assenza. Insomma, il fatto è che stamattina ho dovuto prendere il treno perché dovevo fare delle cose, e lui era a lavoro, e comunque sul treno sono riuscita a farmi venire un attacco d’ansia perché mi stavo allontanando dal luogo in cui cammina, parla, ride, mangia e dorme. Tutte quelle puttanate che gli ho detto sull’essere indipendenti me le rimangio. Mi rimangio anche quella lì, la più grossa, quella così carina da dire “non sei mio, e io non sono tua, le persone non si appartengono". Ma vaffanculo, cretina. Se non sei sua, di chi sei? Se non è tuo, se non è tuo? Susanna Casciani Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore E c'è tanto di quel vero qua dentro... E c'è tanto di quello che ho provato io proprio qui... Gli attacchi di panico in ogni momento della giornata, anche in quelli più stupidi. Le crisi di pianto nel bagno de...