Sono rientrata su questo blog dopo mesi di silenzio e altrettanti di post inutili e impersonali. Solite scuse: troppo da fare, troppo poco da dire, niente di interessante da scavare. Riguardando i vecchi post c'era una nota in bozza. Un post senza neanche titolo con una sola frase dentro "Il bambino che eri cosa penserebbe di te?". Ricordo esattamente quando lo scrissi. Ero in auto e alla radio parlavano di una campagna con questo tema. Subito ho pensato "wow, dovrei rifletterci e spararci un post su". Ho accostato (nel caso la polizia stradale dovesse mai leggere questo post lo ripeto e sottolineo: ho accostato) l'auto, preso il cellulare e lasciato questa nota tramite l'app. Da allora l'ho letta e riletta ogni volta che entravo per scrivere un qualsiasi post. Ogni volta una fitta al cuore e nessuna voglia di combattere contro questa domanda. Perché la verità è semplice. La bambina che ero mi odierebbe. Anche se che mi conosce oggi non lo di...