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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

#ListenMyMusic - 2 - Breathe in, Breathe out

Ci sono periodi, interi mesi, in cui l'unica cosa che vorrei riuscire a fare è respirare. Sembra banale, tutti lo facciamo, ci viene naturale. Respirare ci tiene in vita. Ma c'è una forma di respiro che non è affatto semplice ed è quello che porta via, oltre all'anidride carbonica, anche la nuvola nera chiusa nel tuo petto che hai bisogno di buttare via.  Quando questo momento arriva, c'è un solo nome che risuona nelle mie orecchie. Subsonica.  Loro, il loro sound elettronico e i loro testi che hanno dentro quel mix di amore, rabbia e rivincita che ti si cuce addosso. E proprio nel momento in cui ne hai bisogno, eccoli lì che tirano fuori il nuovo album. Lo prendi e lo ascolti, lo impari praticamente a memoria. E ti innamori di qualche pezzo che speri ti aiuti a ricominciare. A respirare. "Respirare" racconta quando ci sentiamo obbligati a essere qualcosa, quando invece basterebbe fermarsi e respirare. Potrei essere una bugia ...

Sotto pelle, vicino al cuore.

Interi mesi trascorsi senza riuscire a parlare davvero. E anche adesso so che non lo farò del tutto. Che non potrò farlo. Forse è proprio questo che ha amplificato il senso di oppressione e inadeguatezza. O forse è aver conosciuto la libertà assaggiata in passato che mi manca. Una persona che, non si sa come né perché, riesce a tirar fuori tutto quello che nessuno è mai riuscito a farti dire. Che in un momento in cui nessuno riusciva a starti vicino ti è entrato dentro, a cui ti sei aggrappata come il galleggiante che ti era stato strappato via tempo fa, in un abbraccio disperato come quelli dei quadri di Schiele. Che ti ha fatto sentire allo stesso tempo svuotata e protetta, in una bolla di vetro. Che è esplosa. Che fai finta ci sia ancora. Ma che non esiste più. Ti sei rimboccata le maniche e hai tratto il meglio da quello che hai passato, di nuovo. Ne sei uscita più forte, un leone come non ti eri mai senta. Un po' più grande, un po' più tua. Ma poi ci hai sbattu...