Ci sono periodi, interi mesi, in cui l'unica cosa che vorrei riuscire a fare è respirare.
Sembra banale, tutti lo facciamo, ci viene naturale. Respirare ci tiene in vita.
Ma c'è una forma di respiro che non è affatto semplice ed è quello che porta via, oltre all'anidride carbonica, anche la nuvola nera chiusa nel tuo petto che hai bisogno di buttare via.
Quando questo momento arriva, c'è un solo nome che risuona nelle mie orecchie.
Subsonica.
Loro, il loro sound elettronico e i loro testi che hanno dentro quel mix di amore, rabbia e rivincita che ti si cuce addosso.
E proprio nel momento in cui ne hai bisogno, eccoli lì che tirano fuori il nuovo album. Lo prendi e lo ascolti, lo impari praticamente a memoria. E ti innamori di qualche pezzo che speri ti aiuti a ricominciare. A respirare.
"Respirare" racconta quando ci sentiamo obbligati a essere qualcosa, quando invece basterebbe fermarsi e respirare.
Potrei essere una bugia
falsa da sembrare vera
che ti illuda per un po’
che non faccia male mai.
Vorrei essere armonia
vento che gonfia la bandiera
accarezzare le montagne
per riportarti qui
Per respirare, solo respirare
e dimenticare e non pensare più.
Vuoi respirare, solo respirare
e dimenticare e non pensare più.
Vorrei essere atmosfera
e proteggere per sempre
il tuo sistema equilibrato
da ogni avversità.
Vorrei essere la natura
che non ha colpa mai
che si dimentica di noi
che è pura eternità.
Per respirare, solo respirare
e dimenticare e non pensare più.
Vuoi respirare, solo respirare
e dimenticare e non pensare più.
Vuoi respirare, solo respirare
e dimenticare e non pensare più.
Vuoi respirare, solo respirare
e dimenticare e non pensare più.
Vorrei essere un sorriso
ed incollarmi su di te,
poi disegnare il paradiso
e regalartelo.
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