Mi sono persa così tante volte che non so neanche se sono realmente mai esistita. Ero davvero quella che credevo o non lo sono mai stata? Chi siamo davvero? Lo riusciremo mai a scoprire sul serio? Ci cerchiamo per tutta la vita. Così tanto, così forte, così a fondo che a volte vorremmo sollo cedere le armi, smettere di cercare e decidere di fermarci lì dove siamo con solo quel poco che abbiamo trovato in mano e il vero io nascosto ancora dentro. Forse, però, ciò accade solo perché cerchiamo nel posto sbagliato... o nella persona sbagliata... Finirà mai la ricerca? Forse no, ma arrivati a un certo punto la ricerca può essere davvero spettacolare.
Tante volte il nostro cercarsi passa attraverso l'amore e l'amore altro non è che la proiezione di quello che vorremmo trovare. Insomma, com'è detto nel testo, "alla fine è un gioco di specchi": e sotto questo profilo è quasi una malattia. Il "forse" del titolo è l'ammissione di una ricerca che non si è ancora conclusa; ma anche un segno di sollievo, "ce l'ho quasi fatta".
Mi cerco nei tuoi occhi
perché alla fine è un gioco di specchi,
perché alla fine è un gioco
che non mi va di perdere.
Mi cerco sulla tua pelle
e sai così bene che sei così bella.
E allora mi cerco più a valle,
sotto un respiro tiepido.
Forse mi trovo.
Forse non sono nemmeno lontano da me.
Forse mi trovo
e mi trovo bene.
Forse ti trovo
per non cercarmi mai più, mai più.
Pensami alle dieci,
pensami forte con la tua mano,
anche se sto lontano
cercami un poco pure tu.
Mi cerco mentre dormi
fra l'aria che muovi e quella che fermi
un metro fuori dai sogni
che quelli almeno sono tuoi.
Forse mi trovo.
Forse non sono nemmeno lontano da me.
Forse mi trovo
e mi trovo bene.
Forse ti trovo
per non cercarmi mai più, mai più.
Forse mi trovo.
Forse non sono nemmeno lontano da me.
Forse mi trovo
e mi trovo bene.
Forse ti trovo
per non cercarmi mai più, mai più.
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