Il profumo
Patrick Süskind
Jean-Baptiste Grenouille, nato nel luogo più puzzolente di Francia, il Cimetière des Innocents di Parigi, rifiutato dalla madre fin dal momento della nascita, rifiutato dalle balie perché non ha l'odore che dovrebbero avere i neonati, rifiutato dagli istituti religiosi, riesce a sopravvivere a dispetto di tutto e di tutti. Crescendo scopre di possedere un dono inestimabile: una prodigiosa capacità di percepire e distinguere gli odori. Forte di questa facoltà, Grenouille decide di diventare il più grande profumiere del mondo ed inizia il suo peregrinare tra botteghe odorose. Supera in breve ogni maestro passando da Parigi a Grasse, città dei profumieri. L'ambizione di Grenouille non è quella di arricchirsi, né ha sete di gloria. Persegue un suo folle sogno: dominare il cuore degli uomini creando un profumo capace di ingenerare l'amore in chiunque lo fiuti, e pur di ottenerlo non si fermerà davanti a nulla.
Profumo è sconvolgente, rapido e inquietante. Non c'è una vera personalizzazione del personaggio principale, semplicemente perché lui non ho una personalità. Come il suo profumo, lui "non esiste". È un'ombra, una presenza non presente. E questo, la sua totale assenza, la sua totale indifferenza verso ciò che accade intorno e che non riguardi i suoi scopi, lo rende uno dei serial killer più macabri. Preciso, ordinato, metodico. Tutto ha uno scopo preciso.
Una storia che affascina e cattura, unica. Difficile ma ben riuscita l'idea di presentare il suo mondo composto di odori attraverso le parole. La storia è scorrevole e non pesante da leggersi. Piccolo "intoppo" è la seconda parte della storia, quella della caverna fino a prima dell'arrivo a Grasse. L'ho trovata un po' superflua. Nel complesso sicuramente un buon libro, da consigliare.
"Centinaia di migliaia di odori sembravano non valere più nulla di fronte a quest'unico odore. Questo solo era il principio superiore secondo il quale si dovevano classificare gli altri profumi. Era pura bellezza."
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