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Visualizzazione dei post da 2017

Cambiare

Non c’è nulla di immutabile, tranne l’esigenza di cambiare. (Eraclito) E quindi si cambia. Si inizia cambiando pelle al blog. Uno stile un po' più moderno: dopo tutto lavoro nel mondo del web da diversi anni e so distinguere un template orrendo e antiquato da uno più carino e leggibile. Nella speranza anche che lo "spirito allegro e limpido" si possa riflettere anche nelle parole che dovrò buttarci dentro. Siamo al 26 dicembre e probabilmente quello che ci si aspetta (se di aspettare si può parlare) è un tipico post di chiusura anno, ma non lo sarà. Non lo sarà perché semplicemente non c'è nulla da raccontare. Quest'anno è stato vuoto. No, sbaglio mio. Quest'anno è stato svuotato, privato dei (seppur pochi) momenti di felicità da... beh, da me stessa. Perciò mi tocca solo cercare di ripescare il bello e il buono, conservarlo in un piccolo cassettino datato 2017, andare avanti e pensare a raccogliere anche il minimo di bontà che riserverà il domani.

Il bambino che eri cosa penserebbe di te?

Sono rientrata su questo blog dopo mesi di silenzio e altrettanti di post inutili e impersonali. Solite scuse: troppo da fare, troppo poco da dire, niente di interessante da scavare. Riguardando i vecchi post c'era una nota in bozza. Un post senza neanche titolo con una sola frase dentro "Il bambino che eri cosa penserebbe di te?". Ricordo esattamente quando lo scrissi. Ero in auto e alla radio parlavano di una campagna con questo tema. Subito ho pensato "wow, dovrei rifletterci e spararci un post su". Ho accostato (nel caso la polizia stradale dovesse mai leggere questo post lo ripeto e sottolineo: ho accostato) l'auto, preso il cellulare e lasciato questa nota tramite l'app. Da allora l'ho letta e riletta ogni volta che entravo per scrivere un qualsiasi post. Ogni volta una fitta al cuore e nessuna voglia di combattere contro questa domanda. Perché la verità è semplice. La bambina che ero mi odierebbe. Anche se che mi conosce oggi non lo di...

Fuori non piove

Fuori non piove, sarebbe strano il contrario. Fuori è estate, quaranta gradi all'ombra, condizionatore sparato a palla per non sudare. Dentro è un'altra storia. Dentro è inverno e gelo. Di nuovo. Perché dopo un attimo di sole le nuvole sono inevitabilmente tornate. Nel corso della mia esistenza ho lasciato brandelli di cuore qui e la. E ormai quasi non me ne è rimasto abbastanza per tenermi in vita. (George Jung)

#Serialize - 7 - Chi ha ucciso Hannah Baker?

Una sola avvertenza: spoiler in arrivo. Adesso, dritti al punto. Tredici (originariamente,13 Reasons Why) è una serie statunitense del 2017 creata da Brian Yorkley basata sul romanzo 13 dello scrittore Jay Asher​. Finora (e speriamo anche in futuro, ma di questo discuteremo in seguito) ne esiste una sola stagione di (guarda caso) 13 puntate da circa 50 minuti l'una: dieci ore circa, poco più di una notte insonne.  La trama, per quanto agghiacciante, è semplice da raccontare. Hannah Baker si è suicidata, gettando i genitori nello sconforto e creando nella sua scuola il tipico allarmismo di quando si cerca di "fare in modo che non ricapiti a nessun altro". In questo clima di ipocrisia e vera tristezza, Clay trova un pacco sulle scale di casa. All'interno sette cassette registrate da Hannah in cui la ragazza spiega i tredici motivi che l'hanno spinta a uccidersi, ognuno identificato con una persona che ha malamente intrecciato il suo cammino. Un macabr...

#Serialize - 6 - I nuovi mostri

Quando mi ritrovo a scrivere di una serie TV, solitamente si tratta di serie già concluse e che ho visto per intero. Mi piace riuscire a dare un "giudizio" (se così si può definire) completo, dopo essermi fatta un'idea dell'intera produzione. Per questo, ad esempio, non scrivo quasi mai di serie troppo lunghe (la più lunga recensita è How I met Your Mother, ma quella sapete che è amore puro per me) in quanto spesso qualcosa che mi esalta molto all'inizio, man mano che va avanti con la trama scema sempre di più fino a finire con l'essere solo un tirare avanti di puntate. Oggi, invece, ho sentito l'impulso irrefrenabile di parlare di Black Mirror ed in special modo della puntata che ho appena visto. Partiamo, come sempre, dalle basi. Black Mirror è al momento una delle "punte di diamante" di Netflix, una serie televisiva britannica antologica, cioè in cui non viene svolta una sola timeline ma sono raccontate una serie di storie differenti ...

#Serialize - 5 - Tu quoque, Rome!

Non sono un'appassionata di Storia, non l'ho mai studiata con piacere. Eppure c'è sempre stato un momento storico che mi ha affascinato: l'epoca Romana. Pericolosa, sporca e ignorante... ma anche tanto affascinante! Per questo quando ho scoperto dell'esistenza di Rome, sono corsa a guardarla! Rome (una delle poche serie che non sono state sfregiate dall'adattamento italiano, almeno nel nome, che è stato mantenuto semplicemente Roma), è una serie prodotta da HBO, BBC e Rai Fiction ed è stata girata negli studi di Cinecittà. In Italia è stata trasmessa dal 2006 al 2009, per 2 sole stagioni e un totale di 22 puntate ognuna di 50 minuti: poco più di 18 ore, potete guardarla tutta d'un fiato e andare a letto avendola finita in un sol giorno (cosa che ho fatto io, più o meno). Il numero ridotto di episodi si deve all'elevato costo che la distingue come una delle più costose della storia, per l’accurata ricerca dei particolari, sia per quanto riguarda i c...