Passa ai contenuti principali

Cosa non hai capito?

Ciao.
Ti sembrerà strano leggermi, anche se forse sembra più strano scriverti. Sono sempre stata più brava con le parole scritte che non con quelle pronunciate. Quelle mi fanno paura, fanno danni irreparabili perchè non si misurano da sole. Invece quando le scrivi, le parole sono più ammaestrabili. Le lasci fluire via come un fiume in piena e poi le rileggi quando hai preso di nuovo possesso delle tue facoltà mentali. Le sistemi, le tagli, le migliori, le misuri. Non si taglia nulla quando parli. Ed è per questo che quando sono con te non riesco a dirti nulla. Non posso farlo, non riesco a spiegarmi, mi perdo in mezzo ai miei ragionamenti e non riesco a tradurli in niente di comprensibile. Non riesco a spiegarti che non voglio andarmene, che non me ne frega nulla delle conseguenze se questo può aiutarti. Mi hai detto che sono diversa, che nessuno ti era stato così vicino... È per questo che voglio restare, capisci? Voglio restare perchè nessuno l'ha mai fatto, perchè non puoi gestire tutto da solo, perchè per quanto tu possa essere forte certi pesi vanno divisi con qualcuno che ti vuole bene. Voglio restare perchè vederti sorridere ormai è lo scopo della mia giornata, perchè vedo i tuoi occhi come si accendono quando lo fai davvero. Voglio restare perchè sento che lo vuoi ma non puoi ammetterlo sperando di fare il mio bene, perchè in queste cose non mi sbaglio e hai bisogno di me. Voglio restare perchè parole di quel tipo, anche se farfugliate al telefono, anche se sorvolate, restano dentro.
Io resto.
Non vado via neanche a calci.
Io resto.

Commenti

Post popolari in questo blog

Ma che c'ho scritto Giocondo in fronte?

Mi sono sempre chiesta da dove venisse questo detto. L'ho sempre collegato alla Monna Lisa con quel sorrisetto un po' scemo in faccia. Ho scoperto di non essermi allontananta troppo dalla realtà. In effetti il detto viene dal significato della parola "giocondo" in Toscana che identifica una persona sciocca. Tradizionalmente, il detto si applica a chi ha la reputazione o che si dimostra pocoo furbo, un fessacchiotto che si può facilmente raggirare. Io, però, ho sviluppato una nuova frontiera in questo campo, sono salita di livello, ho innalzato la sua qualità. In parole povere e spicciole, io non ho "giocondo" scritto in fronte, no. Io cammino da quasi trentanni con un cartello di 4 metri quadre appeso al collo con una scritta lampeggiante in font-size 180 che recita all'incirca " Cercasi Bidone " (la prima versione della scritta era troppo volgare per essere pubblicata, vi dico solo che si basava sulla richiesta di essere impalati per orifizi ...

#Serialize - 2 - Legen ...wait fot it ...dary!

La serie amata dal mondo, che è riuscita a farsi odiare in meno di 10 minuti per il suo finale che ha spaccato in metà il pubblico. Roba che, in pratica, se la cerchi su Google ti vengono proposti prima miriadi di blog che sputano veleno sul finale di serie e solo dopo tre o quattro pagine trovi la pagina di Wikipedia. Se non la conoscete (male, male, male, andiamo proprio male), ve la presento. How I Met Your Mother, in Italia intitolata "E alla fine arriva mamma!" ...bene, non abbiamo neanche iniziato e dobbiamo già fermarci e fare un minuto di silenzio per i neuroni di chi ha deciso di distruggere il titolo di questa serie TV. ...Fatto? No, sul serio, vi prego! Ci provate gusto a rovinare i titoli in questo modo? Ma sapete quello che fate? Sapere che il titolo di un film o una serie TV è un po' come la sua copertina e tirando così a scrivere a caso rischiate di denaturarla quasi del tutto? Cosa avete nel cervello? Criceti fatti di LSD? Lasciare solo "...

#Serialize - 7 - Chi ha ucciso Hannah Baker?

Una sola avvertenza: spoiler in arrivo. Adesso, dritti al punto. Tredici (originariamente,13 Reasons Why) è una serie statunitense del 2017 creata da Brian Yorkley basata sul romanzo 13 dello scrittore Jay Asher​. Finora (e speriamo anche in futuro, ma di questo discuteremo in seguito) ne esiste una sola stagione di (guarda caso) 13 puntate da circa 50 minuti l'una: dieci ore circa, poco più di una notte insonne.  La trama, per quanto agghiacciante, è semplice da raccontare. Hannah Baker si è suicidata, gettando i genitori nello sconforto e creando nella sua scuola il tipico allarmismo di quando si cerca di "fare in modo che non ricapiti a nessun altro". In questo clima di ipocrisia e vera tristezza, Clay trova un pacco sulle scale di casa. All'interno sette cassette registrate da Hannah in cui la ragazza spiega i tredici motivi che l'hanno spinta a uccidersi, ognuno identificato con una persona che ha malamente intrecciato il suo cammino. Un macabr...