In effetti non sono solo delle donne. Forse appartegono a tutti quelli che stanno cercando di risalire fuori dal baratro in cui sono stati gettati. O forse sono solo mie. Non riesco a capirlo...
Mi sono accorta che, in questo periodo, ne dico di cazzate. Perdonatemi la volgarità, ma chiamarlee soltanto "bugie" non rende il concetto. "Bugia" sembra un bambino che copre una marachella. Le mie sono cazzate belle e buone. Le dico a chiunque, persino a me stessa, soprattutto a me stessa. Mi consolo pensando che probabilmente milioni di persone nel mondo stanno facendo la stessa cosa. Mi sento molto cattiva a farlo, ma un po' ci spero che sia così. Altrimenti sono irrecuperabile.
La più comune credo sia la tipica frase del "Come stai? Bene e tu?". La voce della coscienza mi sgrida. Bene? E questo lo chiami 'bene'? Tesoro, tu non stai bene perchè se per te questo è stare bene il problema credo sia un autolesionismo di fondo corredato di masochismo puro.
Poi, ovviamente, viene il "mi basta che tu stia bene". E anche qui arriva la coscienza sbraitando. Ma che cazzo stai dicendo? Ti basta che stia bene? Lontano da te? Ti basta per cosa? Per roderti il fegato e farti morire di ulcera nervosa, forse.
Ed infine arriviamo alla mia preferita di questo periodo. "Non trattengo nessuno perchè chi vuole resta senza che glielo chiedi". Ecco, avete presente la vocina di prima che arrivava incazzosa a rimproverarmi? In questo caso mi guarda in silenzio, sbuffa a ridere, fa le valigie e parte per le Canarie. Ma poi ci ripensa e mi invia una lettera per il cazziatone. Sei solo un'ipocrita del cazzo! Non trattieni le persone perchè non puoi, perchè incatenarli in cantina è reato e perchè seguirli ogni istante (oltre a farti perdere il lavoro) ti costerebbe una denuncia per stalking. Quindi ora smetti di piangerti addosso, ma soprattutto smettila di dire cazzate.
Commenti
Posta un commento