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#LIGAVISIONE - 3 - Il giorno di dolore che uno ha

Ci sono momenti in cui ti senti in mezzo a un uragano. Le raffiche di vento ti strattonano così forte che non riesci neanche a respirare. L'unica cosa che riesci a pensare è ...cosa diamine sta succedendo? 
Ci sono notizie che ti piombano addosso e ti senti schiacciato da tutto il mondo. E ti senti male per quello che è successo. E ti senti peggio per chi ne sta pagando. E ti senti una merda perché non hai il diritto di starci male. Perché hai il culo di non esserci dentro. Perché tu non sei niente. Perché tu non puoi fare niente. Solo ricordare a chi ha il coltello piantato alle spalle, che sei già pronto con ago e filo a ricucire la ferita
Ma non potrai mai cancellare questo giorno. Mai.






Quando tutte le parole sai che non ti servon più.
Quando sudi il tuo coraggio per non startene laggiù.
Quando tiri in mezzo Dio o il destino o chissà che 
che nessuno se lo spiega perché sia successo a te.

Quando tira un po' di vento che ci si rialza un po' 
e la vita è un po' più forte del tuo dirle "grazie no". 
Quando sembra tutto fermo la tua ruota girerà. 
Sopra il giorno di dolore che uno ha. 

Quando indietro non si torna. Quando l'hai capito che, 
che la vita non è giusta come la vorresti te.
Quando farsi una ragione vorrà dire vivere.
Te l'han detto tutti quanti che per loro è facile.

Quando batte un po' di sole dove ci contavi un po' 
e la vita è un po' più forte del tuo dirle "ancora no".
Quando la ferita brucia la tua pelle si farà
Sopra il giorno di dolore che uno ha.

Quando il cuore senza un pezzo il suo ritmo prenderà.
Quando l'aria che fa il giro i tuoi polmoni beccherà.
Quando questa merda intorno sempre merda resterà, 
riconoscerai l'odore perché questa è la realtà.

Quando la tua sveglia suona e tu ti chiederai "che or'è?",
che la vita è sempre forte molto più che facile.
Quando sposti appena il piede, il tuo tempo crescerà.
Sopra il giorno di dolore che uno ha.


Questo è il tuo giorno di dolore. E io ci sono. In silenzio perché non so dire alcuna parola. Che poi le parole non servono. Non serve a far bruciare meno la ferita. Che lascerà una cicatrice profonda, senza alcuna scorciatoia verso la guarigione. Ma la pelle si farà, tornerà a crescere. Questa è tutta una merda. Ma il cuore può riprendere a battere anche senza un pezzo. 
Anche spezzato a metà. 
Anche esploso. 
Anche polverizzato.

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