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#LIGAVISIONE - 4 - M'abituerò

Non volevo, giuro. L'ultima cosa che volevo era tornare a scrivere con un nuovo #LIGAVISIONE. Era un po' come ammettere che di parole mie non ce ne sono più. Ma non ne ho potuto fare a meno. Forse spero che questo maledetto blocco finisca dopo aver buttato fuori la verità. Perché forse ho capito. Perché forse l'ho capito troppo tempo fa e non ho mai avuto il coraggio di ammetterlo. Dopo tutto, sono la solita codarda. Ma forse, oggi, senza un motivo preciso o forse per troppi motivi uniti insieme, ho deciso di farlo, di togliere il tappo a questa vasca in cui sto pian piano annegando. Ho deciso di sedermi e di guardarmi allo specchio. Non è stato facile. Non lo potrà mai essere. Sono riuscita a dire una sola parola "addio". Il resto sono qui a scriverlo perché, come sempre, con i rapporti umani ci so fare quanto Giurato con l'Italiano. Ma è ora di accettare che questo vuoto in realtà sia solo troppo pieno di te. E per tornare me devo solo lasciare andare te. E per lasciarti andare ho bisogno di abituarmi. Abituarmi a una vita senza te. Senza noi.


"Bisognerebbe cercare di dimenticare. E bisogna dunque abituarsi a una nuova vita, una vita forse più sola. Ma dopo la bufera, le macerie rimangono: i ricordi, che non si cancellano. [...] Le macerie rimangono sempre nel bagaglio. Non è possibile distruggerle, ma è possibile cercare di guardarle il meno possibile."




M'abituerò a non trovarti.
M'abituerò a voltarmi e non ci sarai.
M'abituerò a non pensarti 
quasi mai, quasi mai, quasi mai. 

Alla fine c'è sempre uno strappo 
e c'è qualcuno che ha strappato di più.
Non è mai qualcosa di esatto 
chi ha dato ha dato e poi 
chi ha preso ha preso tutto quel che c'era.
Non conta più sapere chi ha ragione,
non conta avere l'ultima parola... ora. 

M'abituerò a non trovarti.
M'abituerò a voltarmi e non ci sarai. 
M'abituerò a non pensarti 
quasi mai, quasi mai, quasi mai. 

Alla fine non è mai la fine 
ma qualche fine dura un po' di più.
Da qui in poi si può solo andare 
ognuno come può 
portando nel bagaglio quel che c'era 
e le macerie dopo la bufera:
ricordi belli come un dispiacere... ora. 

M'abituerò a non trovarti.
M'abituerò a voltarmi e non ci sarai.
M'abituerò a non pensarti 
quasi mai, quasi mai, quasi mai. 


Adesso via. Io mi abituerò. 
Lo giuro.

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