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Ho fatto cose, ho visto gente.

Il 2015 non sarà dimenticato, su questo posso mettere la mano sul fuoco. Dopo tutto un anno che inizia con l'attacco terroristico alla sede di un giornale satirico e termina con l'attentato a Parigi, non passa di certo inosservato. Fortunatamente potrà essere ricordato anche per cose molto meno tristi. A livello cinematografico, ad esempio, questo è stato uno degli anni più fortunati (sia parlando di incassi che parlando di reali capolavori) da un bel po' di tempo a questa parte. Solo per citarne alcuni: Mr Grey, i Minions, Inside Out, l'ultima parte della saga di Hunger Games, 007: Spectre, Jurassic World, il nuovo attesissimo film di Star Wars. E come non citare il Ritorno Al Futuro Day! Un bel da fare, non c'è che dire.




E io? Beh, io... ho fatto cose, ho visto gente... Già! Oggi mi sono fermata a pensare: "Ma io in questo 2015 cosa ho concluso? Cosa ho fatto?" Strano a dirsi, ma forse non poi così tanto, lì per lì mi sono risposta "Niente, che anno piatto!". Questo solo a dimostrazione della teoria esposta nel post di conclusione del 2014 in cui tra l'altro dicevo...

Già ...perché a fine anno tutto quello che ci viene in mente è solo quanto di orribile abbiamo attraversato? In quei 365 giorni non può non esserci stato un giorno, un'ora o anche solo un minuto in cui la felicità c'è passata accanto. [...] Rare eccezioni quando qualcosa di buono è capitato nell'ultimo periodo (si sa, il ricordo più recente vince sempre) o quando quel qualcosa di buono è stato davvero davvero enorme [...]
(potete leggere per intero l'articolo qui) 

Mi sono, perciò, fermata a riflettere e a scoprire che, cacchio, questo non è stato per niente un anno noioso! Non sarà stato il migliore della mia vita, ma di sicuro non è stato noioso. Il dolore c'è stato e ce ne è stato parecchio. Il dolore di un vuoto enorme che forse mai più potrà essere colmato. Il dolore di una rabbia che non è legale possibile sfogare come vorrei. Mi rendo conto, però, che questo è parte dell'essere adulti... o forse solo dell'essere umani. Il dolore, si sa, cambia le persone. Io sono cambiata e anche tanto, credo di essere quasi irriconoscibile rispetto a qualche anno fa, ma il mutamento è anch'esso insito nella nostra natura. Ci sta. Ci sto.




Ma a fare l'elenco delle cose belle ho scoperto che le sorpassavano di gran lunga. 
Elenco numerato che fa tanto figo [mode: on].
  1. Ho conosciuto tanta gente, tanta gente simpatica, tanta gente intelligente e magari le due cose non sono sempre coincise ma chi se ne frega. 
  2. Ho scoperto amicizie che non avrei mai creduto possibili e riscoperto il piacere di aprirti completamente e senza alcun motivo apparente con una persona che mai avresti pensato tanto vicina in una domenica mattina di sole.
  3. Ho viaggiato, ho visto un sacco di posti bellissimi e di città che sognavo di visitare da tanto, ho fatto i primi viaggi con Lui che per noi sono un traguardo enorme.
  4. Ho fatto spese folli (di poco carico, eh, che qui il portafoglio piange), acquistando piccole cose che mi hanno reso felice (per citare ciò che mi ha detto il mio collega giusto ieri "questa è la cosa figa di non essere ricchi: comprare stronzate ci rende felici").
  5. Ho scoperto che adoro il DIY anche se sono ancora convinta di non essere troppo capace, mi piace creare cose, decorare gli oggetti, sfornare prodotti fatti in casa e poi regalarli alle persone a cui voglio bene.
  6. Ho imparato a mettere le ciglia finte (...non sarà importante ma per me è stato un traguardo!).
  7. Ho ritrovato il tempo per cucinare (la mia bilancia se ne è accorta in anteprima) e ho ricordato quanto è bello vedere le persone mangiare i miei dolci e fare quella faccia goduriosa.
  8. Ho ballato, ho fatto zumba, ho iniziato la fit-boxe, mi sono messa in movimento trovando qualcosa che mi facesse bene al corpo e alla mente.
  9. Ho riscoperto l'amore per il mio lavoro, quello che ti porta a fare le quattro di notte sbattendo la testa su un problema senza che nessuno te l'abbia chiesto e senza una scadenza imminente ma solo perché vuoi venire a capo di un tuo dubbio.
  10. Ho visto Mi sono drogata di serie TV che mi hanno fatto "intrippare malissimo" e mi hanno tenuto sveglia per giorni e notti intere fatto compagnia nelle notti insonni.
  11. Ho vissuto concerti e spettacoli teatrali che mi hanno tolto il fiato.
  12. Ho rivisto Ligabue (sì, era incluso nel punto precedente ma se lo merita un punto a parte).
  13. Ho mangiato alcune delle cose più buone che esistono sulla faccia dell'intero planisfero.
  14. Ho letto come non avevo mai fatto, ho vinto la mia challange-contro-me-stessa su GoodReads leggendo più di 30 libri in un anno quando solitamente non riuscivo a superare i 12, non mi sono limitata ai miei "soliti libri" o al mio "solito King", ho scoperto che mi piace variare e alternare, che mi piace leggere a prescindere, che si può trovare il giusto e buono anche in un libro che in conclusione non ci piace, che ci si può innamorare di nuovi scrittori e storie impensabili.
  15. Ho scritto. 
L'ultimo per me è il punto più importante. Dopo anni di blocco, ho ricominciato a scrivere. Pian piano, senza forzarmi, senza pretendere qualcosa che non potevo, senza pensare che "ce la devo fare perché ce l'ho sempre fatta". No. Sono finalmente rientrata nell'ottica giusta. Non devo scrivere per dimostrare a me stessa di essere guarita. Al contrario, devo guarire per poter tornare a scrivere. Non scrivo più come o quanto un tempo, è vero. Non riesco più a scrivere "a comando" come facevo prima. Ricordo che per scrivere la storia di Bree mi bastava sedermi, accendere il computer e aprire un foglio vuoto. Rileggevo la parte precedente e poi dicevo "ok, ora continua" e iniziavo a scrivere. Facessi così oggi, e ci ho provato più volte, il risultato sarebbe solo un foglio bianco ed ore perse tra Facebook e Youtube. Ho trovato il mio nuovo ritmo di scrittura ed (Im)Perfetti sta, finalmente, pian piano nascendo. 




E questi sono tutti i motivi per cui, sì, questo anno mi è piaciuto! Il 2015 è stato OK.
Buoni propositi per il 2016? Beh... la lista precedente non è già stata abbastanza lunga? Direi di sì, quindi lascio al posto delle mie con alta probabilità scontatissime parole, un'immagine che ne vale più di mille della stra-mitica Felinia (se per caso non la conoscete, rimediate subitissimamente cliccando qui).



E la tua lista?

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