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Un "avere" elevato ad "avere".




Che carino il gabbiano dalla testa nera, vero? Sembra tanto dolce! Eppure è uno degli esseri più bastardi che esistano! Perché? Perché è quello che noi definiremo uno stronzo egoista! Dovete sapere, se già non ne siete a conoscenza, che i gabbiani dalla testa nera nidificano in grandi colonie ed i loro nidi nidi distano soltanto pochi metri l'uno dall'altro. E fin qui nulla di strano! Fin quando, però, uno di loro non debba allontanarsi, magari per papparsi qualche pesciolino. Appena questi volta le spalle... zac! Il suo vicino si sporge dentro il nido lasciato incustodito e si pappa un piccolo! Il furbetto ottiene così un buon pasto nutriente, senza doversi smuovere dal suo posto per pescare e senza lasciare il proprio nido non protetto. Un po' come se il vostro vicino di casa aspetti tutto il giorno che voi andiate al lavoro o a fare la spesa, per entrare in casa vostra e sbranarsi vostro figlio! Oppure svuotarsi il vostro frigo, se la volete fare meno tragica. Come lo definireste voi? Ecco, esatto. Uno stronzo egoista!

Per egoismo intendiamo la presenza di un insieme di comportamenti finalizzati unicamente al conseguimento del proprio interesse, a persegue i propri fini anche a costo di danneggiare gli interessi del prossimo. Un po' come il nostro caro amichetto dalla testa nera che cercava di sfamarsi senza mettere in pericolo i propri cuccioli, ma lo faceva pappandosi i figli degli altri! Ed eccoci arrivati subito al dunque. Perché si è egoisti? Ma, soprattutto, l'egoismo è una caratteristica negativa o una caratteristica positiva?

Molti di voi, leggendo questa domanda si saranno detti: "Ma questa è scema? Ovvio che è una cosa negativa!". E non posso darvi torto, perché la vostra mente sarà corsa senza dubbio a qualche cosa che avete dovuto subire a causa dell'egoismo di un altro. Ma, essendo sinceri con voi stessi, provate a chiedervi se davvero in voi non c'è nemmeno una puntinina di egoismo. Lo state negando, vero? Va beh, è normale! Spesso noi umani tendiamo a considerare negative solo le cose fatte dagli altri e a minimizzare o giustificare le nostre mancanze. Ma di questo magari parleremo un'altra volta. Per il momento concentriamoci sull'argomento principale.
Ci tengo a sottolineare che le cose che seguiranno non sono verità assolute, ma solo mie personali opinioni e come tali sono condivisibili o meno. Se non le condividete, mi farebbe piacere sapere perché. Sono aperta a questo tipo di "confronto" e mi piace conoscere come la pensano gli altri, per capirne i motivi quando il nostro pensiero è diverso. Ma sto divagando ancora, scusate.


Noi, esseri umani imperfetti, nasciamo fondamentalmente egoisti. Pensiamoci un attimo. Cosa fa un bambino da quando nasce fino a circa un anno di vita o forse più. Si gode le cure dei genitori e dei parenti. Riesce a capire quando a una sua azione (il pianto, gli strilli o altro) corrisponde una reazione (la pappa, il bagnetto o altro) che soddisfa le sue necessità. Si fa una sua concezione del mondo in cui lui è al centro dell'universo e tutti gli altri sono solo piccoli schiavetti che hanno il compito di curare i suoi bisogni. Crescendo dovrà imparare che al mondo non esiste solo lui, che i bisogni deve soddisfarseli per lo più da solo, che a volte le sue necessità (o quelle che lui reputa tali) passeranno in secondo piano per cause di forza maggiore, che non può avere tutto e subito, che esiste anche la parola 'no'. Così il bambino crescerà e diventerà una persona adulta e matura, capace di discerne quale è il momento di "tirare l'acqua al suo mulino" e quando invece deve accantonare i suoi desideri per quelli degli altri.
Obiezione facile da fare in questo caso è: "No, aspè. Il ragionamento non torna! Se tutti crescendo capiscono di non essere i soli al mondo, non ci sarebbero persone che calpestano gli altri pur di ottenere ciò che vogliono.". Ed è proprio qui che casca l'asino (poverino, speriamo non si sia fatto male). Sappiamo ormai tutti che tra i millemila esseri umani, ci sono quelli che hanno una crescita normale e quelli che si fermano all'età celebrale di cinque anni (quando va bene!). E sono queste le persone che noi consideriamo egoiste.



Noi siamo profondamente egoisti e, se seguiamo l'inclinazione naturale,
vediamo ogni cosa in funzione del nostro sacrosanto io. 
(Gine Victor)

In realtà un pizzico di egoismo resta residuo in tutti noi. Tutti, invitati a cena a casa di qualcuno, davanti all'ultima porzione del nostro cibo preferito che langue da solo nel piatto da portata, spera che nessuno lo prenda o che qualcuno gli proponga di prenderlo. E non dite bugie! Lo so che se qualcuno ci arriva prima di voi, sperate che gli vada di traverso! Mi potreste dire: "Eh, questo è egoismo?". Beh, sì. In fondo anche in questo caso noi vogliamo che i nostri desideri vengano soddisfatti al posto di quelli degli altri. Ovviamente è un egoismo minimo e sopportabile. Anche non far calpestare i propri diritti potrebbe essere considerato una forma di egoismo, perché si cerca di proteggere il proprio ego. Ma questa è di solito una forma di egoismo che non consideriamo malvagia, ma addirittura, spesso, ci ritroviamo ad esaltare questa caratteristica in chi la possiede. Spesso, però, nominando la parola "egoismo" ci viene in mente quello stronzo del nostro capo che ci sfrutta per arricchirsi, quell'idiota di nostro fratello che sperpera i soldi di casa per giocarseli a poker, quel deficiente del nostro collega o compagno di classe che si prende i meriti di un lavoro che invece è opera nostra. Consideriamo solo l'accezione negativa del termine, diciamo. Chi è egoista in questo senso, se ne frega altamente dei danni (fisici, economici, morali e quant'altro) che provoca agli altri. Gli interessa solo pascere il suo ego. Dimostra immaturità e una delle più grandi forme di ignoranza.



L'egoismo non consiste nel vivere come ci pare
ma nell'esigere che gli altri vivano come pare a noi. 
(Oscar Wilde)

E come vuole un egoista (nella sua accezione negativa) che gli altri vivano? Come conviene a lui, ovvio. Vuole che lavorino dove, come e quando vuole lui. Che facciano le cose come, dove e quando vuole lui. Che spendano i soldi che vuole lui, in ciò che vuole lui, dove vuole lui e perché vuole lui. Tutto gira intorno alla sua volontà e ai suoi desideri. I motivi? Ignoranza e immaturità. No, non è neanche la troppa stima di sè stessi, sapete. No, è proprio il contrario. Chi è conscio di valere zero (o meno), ha il desiderio di far sentire gli altri delle merde in modo che lui possa sentirsi migliore. E fa questo, spesso, mettendo al primo posto i suoi interessi con la giustificazione che gli altri sono troppo indietro, troppo sbagliati, troppo in basso per essere degni di avere le proprie necessità prese in considerazione.
Come ragionamento è molto elementare, anche perché una persona che lo fa non è che abbia il grand intelletto da poter fare associazioni più complesse. Io mi sento uno schifo perché tu sei superiore a me, parlando di intelligenza, bellezza, impegno o qualsiasi altra cosa. A me non piace sentirmi uno schifo, perciò il mio bisogno è sentirmi meglio. Per sentirmi meglio devo essere superiore a te, ma so che non potrò esserlo. Quindi l'unica possibilità che ho è far diventare te inferiore, ma anche qui non posso far molto, tranne tentare di rovinarti la reputazione con gli altri. Ma chi ti conosce bene non mi crederà ed io resterò alla mia stessa posizione. E allora la mia unica speranza è convincerti che tu sia inferiore, in modo che tu inizi a comportarti come tale e io... io posso mangiarmi i tuoi piccoli appena vai a pescare! In questo caso i "piccoli" rappresentano la tua auto-stima, che mi pappo per nutrire il mio ego.

E questa era la risposta alla nuova domanda della nostra Agata che, ricordiamo, era la seguente:



Vorrei aggiungere solo una citazione (da cui è tratto il titolo di questo post) che mi ha colpito molto, trovata per caso girovagando nel web.

L'egoista è uno straccivendolo, un corruttore, un prepotente, un accumulatore di denaro, un ladro, un ignorante, un materialista, un antisociale, un maschilista, un violento, un evasore, un senza scrupoli, un arrampicatore sociale, un pallone gonfiato.
Là dove esplodono guerre, lotte, contrasti, dispute, un ego (singolo o collettivo) è all'opera.
L'ego è una mente malata, un cane infedele, un aborto d'aborto, una massa di ghiaccio, un uncino, un ammasso di "voglio", una casa che manca di porte; una notte totale, la mal'ombra, una tomba a caccia di vita, un'eterna salita, un affanno, un gigante d'argilla, un'anguilla che vive nel fango; è un'eterna rincorsa, strumento stonato a una corda, una grande valigia sfondata, una porta blindata sul mondo, il nemico del "tu", il perfetto fasullo, l'ipocrita antico, il nemico; è il passo di chi non cammina, è un occhio malato, un dente cariato, un camaleonte, una seppia che sbuffa nerume, una tasca di tasca, un "avere" elevato ad "avere", una torre di stracci. Egoista è ognuno di noi alla corda, è chi  pesta calli, chi sale sui colli, chi vede soltanto nemici, chi odia i felici, chi blocca la pace, chi mangia menzogne, chi suona zampogne al mai-nato, è l'eterno zitello, il cocco di mamma, chi manca d'agganci, di porti e di piste, di lievito e vista. L'egoista è la prima persona, una vecchia campana che fa sol din, un somaro ragliante  "i-o",  una sete di sete, una seta fasulla, un cavallo di rissa, una folla di folli fantasmi, una bolla, una balla. L'egoista è chi è nato da un po', chi ha sempre ragione, chi vive in prigione, chi ingrassa alla grande, chi sta in prima fila, chi sta dappertutto. L'egoista è una piena di mare, penuria d'amore, assenza di cuore, una vista appannata, un mio prepotente, un agente del nulla, una burla di maia. L'egoista è una svista del "noi"; l'egoista è la guerra, la lite, la vite che avvinghia ogni cosa, è la casa di "Io", è una mela bucata che viaggia in "avere", l'egoista è povero d'altri, è solo, solissimo .

Scusate la lunghezza del post, ma l'argomento lo richiedeva! E voi cosa ne pensate?
Tanti saluti da me e dai Led Zeppelin (che hanno pubblicato Physical Graffiti il 24 febbraio 1975). Cliccate sulle loro belle facce per sapere di più su quelli che sono considerati i principali pionieri dell'hard rock, insieme a Deep Purple e Black Sabbath.


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